Pensione Anticipata
Pensione Anticipata Invalidità E Lavoratore Precoce Senza Quota 41, Quali Alternative
Ci scrive un lettore che chiede quando può andare in pensione anticipata con un’invalidità al 50%, inoltre ha lavorato prima dei 19 anni, con circa 32 anni di contribuzione e 5 anni di maggiorazione legge 388/2000.
Analizziamo quando è possibile accedere alla pensione anticipata in possesso di invalidità, una breve panoramica.
Pensione anticipata Ape Sociale
L’Ape Sociale è un’indennità a carico dello Stato erogata dall’INPS a soggetti in determinate condizioni previste dalla legge che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta in Italia o all’estero. L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia.
Si tratta di una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018, intesa ad accompagnare verso l’età pensionabile soggetti in determinate condizioni ed è soggetta a limiti di spesa.
Ricordiamo che scade il 31 dicembre 2018 e il nuovo governo non intende prorogarla, per maggiori informazioni, consigliamo di leggere:
Pensione APE Sociale, ci sarà la proroga nel 2019?
Pensione e assegno ordinario di invalidità
L’assegno ordinario di invalidità (Categoria IO) è una prestazione economica che spetta ai lavoratori dipendenti e autonomi, iscritti all’assicurazione generale obbligatoria INPS. Quindi hanno diritto i lavoratori dipendenti, autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti,coloni e mezzadri) e iscritti ad alcuni fondi pensioni sostitutivi ed integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria.
Per il diritto all’assegno è necessario avere un’infermità fisica o mentale, non derivante da causa di servizio, accertata dai medici dell’INPS, tale da provocare una riduzione della capacità di lavoro di due terzi della capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle attitudini del lavoratore. Inoltre, è necessario che ci siano 5 anni di contribuzione (pari a 260 contributi settimanali), di cui almeno 3 anni (pari a 156 contributi settimanali) versati nei 5 anni precedenti alla data di presentazione della domanda (art. 4, Legge 222/84).