ROMA. “Ci sono uomini con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con una disabilità nascosta”, dice il pianista, compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso, affetto da anni da una sindrome neurodegenerativa. Per mettere in comunicazione tra loro i due mondi è stata proclamata dalle Nazioni Unite, nel 1981, la Giornata internazionale delle persone con disabilità, celebrata il 3 dicembre di ogni anno in tutto il mondo proprio allo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili, chiedendo alla società civile e alla politica di focalizzare l’attenzione su problemi quali barriere architettoniche e mancanza di sussidi di base.

Il flash mob. Con l’occasione della ricorrenza internazionale, Disability Pride Associazione Luca Coscioni hanno organizzato aCastel Sant’Angelo a Roma un emozionate flash mob per sensibilizzare su queste tematiche ed esortare le istituzioni ad applicare le normative già esistenti, sviluppando politiche inclusive e promuovendo e sostenendo iniziative di carattere socioculturale finalizzate al rispetto dei diritti delle persone disabili, in modo tale da garantire migliori condizioni di vita per tutti.

Le leggi ci sono, basta applicarle. “Le leggi a misura di tutti ci sono e devono essere rispettate e applicate”, ha detto Marco Gentili, co-presidente associazione Luca Coscioni, intervenendo alla conferenza organizzata dal Parlamento Europeo in Italia dal titolo “Senza barriere: l’Europa per ciascun di noi”.

La app “No barriere”. “La maggior parte dei Comuni italiani, ad esempio, non si è ancora adeguata alla normativa che prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche attraverso l’approvazione e la realizzazione del P.E.B.A. – ha precisato – e sono ancora troppi gli edifici non accessibili nelle città italiane, come ancora frequenti i casi di non rispetto degli spazi di camminamento e sosta riservati. Come Associazione Luca Coscioni, abbiamo promosso la app ‘No barriere’, accessibile in ogni contesto e dal cellulare, che permette la geolocalizzazione e la segnalazione della barriera su una piattaforma telematica”.

Assistenza legale contro le condotte discriminatorie. “E’ fondamentale prevedere la piena attuazione della ‘Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006‘, così da arrivare alla totale assenza di qualsiasi condotta discriminatoria da parte di enti pubblici e servizi aperti al pubblico”, precisa l’avvocato Alessandro Gerardi, consigliere dell’associazione Luca Coscioni impegnato nelle battaglie legali a sostegno dei diritti delle persone con disabilità. “Noi continueremo a esserci anche dopo il 3 dicembre, fornendo assistenza legale a tutti coloro che vorranno agire nei confronti di privati e pubbliche amministrazioni per difendersi da condotte discriminatorie”.

Qui le 10 richieste che gli organizzatori del flash mob fanno alla politica italiana:

Vita Indipendente – Livelli uniformi su tutto il territorio nazionale di assistenza socio-economica che permettano l’autodeterminazione della propria vita.

Emergenza abitativa – Provvedimenti urgenti per le persone con disabilità in difficoltà alloggiativa.

Assistenza protesica per tutti – Aggiornamento dei livelli essenziali del nomenclatore tariffario degli ausili e protesi.

Tutele per i caregiver –  Riconoscimento, tutela e sostegno della figura dell’assistente familiare.

Città accessibili –  Immediata adozione dei P.E.B.A. (Piani di abbattimento delle barriere architettoniche) da parte di tutti i Comuni d’Italia.

Accessibilità alla Pubblica Amministrazione – Completa accessibilità tramite web a tutti i servizi della P.A. e adozione della firma digitale.

Accessibilità trasporti – Immediate disposizioni per assicurare l’effettiva accessibilità ai mezzi di trasporto per ogni tipo di disabilità, dagli autobus agli aerei.

Accesso ai servizi di tutela e sicurezza – Con particolare riferimento alle persone sorde.

Inserimento lavorativo – Sostegno al progetto pilota di tirocini di laureandi e laureati con disabilità.

Sport per tutti – Completa accessibilità a tutte le strutture sportive.

Amore, affetti e sessualità – Istituzione della figura professionale dell’operatore all’affettività, emotività e sessualità.

Più fondi per la ricerca – Incremento dei fondi destinati alla ricerca scientifica e migliori procedure di monitoraggio di quanto assegnato.

Noi non siamo un partito, non cerchiamo consenso, non riceviamo finanziamenti pubblici, ma stiamo in piedi grazie ai lettori che ogni mattina ci comprano in edicola, guardano il nostro sito o si abbonano a Rep:. Se vi interessa continuare ad ascoltare un’altra campana, magari imperfetta e certi giorni irritante, continuate a farlo con convinzione.

MARIO CALABRESISo